Anche se la firma è, per questioni contrattuali, ancora quella classica – Lennon/McCartney – Give peace a chance è la prima canzone del John Lennon solista. Dopo le stravaganti sperimentazioni della serie “Unfinished music”, ecco un singolo che si può cantare, che si deve cantare. Perché nella testa di John, questo pezzo dovrà diventare come una nuova We shall overcome. Un inno, un canto di pace. Non deve avere senso, la strofa elenca una serie di parole senza alcun significato, in puro stile nonsense, l’obiettivo è arrivare al ritornello, allo slogan. John e Yoko la registrano a Montreal, durante uno dei bed-in per la pace che organizzano durante la loro luna di miele. Se ne stanno a letto a non fare sostanzialmente nulla, i giornalisti arrivano e chiedono perché, cosa fate? all we are saying is give peace a chance. E un giorno John prende la chitarra e parte con questa litania. Ci sono Timothy Leary e Allen Ginsberg a cantare quel coro, ma anche Petula Clark e altri. Dopo All you need is love un’altra canzone slogan, un altro inno, ormai la specialità di John, ne verranno altri, questo è quello che sa fare Lennon, arrivare al punto, dare un mantra alla gente.
Ev’rybody’s talking ‘bout
Bagism, Shagism, Dragism, Madism, Ragism, Tagism
This-ism, that-ism, is-m, is-m, is-m
All we are saying is give peace a chance
Il lato B è una canzone di Yoko. Remember love viene registrata nella stessa stanza in cui i due hanno inciso Give peace a chance. Anche stavolta si tratta di una canzone slogan, musicalmente sullo stile di Julia e altre canzoni che John pubblicherà nei suoi primi album da solista: una melodia semplice, un arpeggio di chitarra (opera di John) e la voce di Yoko che raramente è stata così delicata e commovente, lontana dalle performance scioccanti e urlate per cui è conosciuta. Un pezzo sottovalutato nella sua semplicità.
Remember love, remember love,
Love is what it takes to sing
RadioPepperland 