1971 – It don’t come easy / Early 1970

L’avvio della carriera solista di Ringo avvenne all’insegna della prudenza, in qualche modo, e del basso profilo. I primi due album furono due raccolte di cover di genere – prima gli standard pop degli anni 40, poi il country di Nashville – mancava quindi il rock and roll, una cosa strana per il batterista della più grande band di sempre, ma certo non strana se si pensa che Ringo, negli otto anni con i Beatles, aveva firmato solo due canzoni sue (più What goes on e Flying…e Dig it, certo, come co-autore). Insomma, non era certo uno da cui ci si aspettasse un triplo album come George, ma qualcosa di suo era sicuramente atteso. Ed ecco che nel 1971 arriva il suo primo singolo. Non un album intero – per quello ci sarebbero voluti altri due anni – ma un singolo rock di ottimo livello.
It don’t come easy è un pezzo scritto a quattro mani con George Harrison, la cui presenza si sente in maniera massiccia ovunque tranne che nei crediti, forse per lasciare la scena solo a Ringo. Si sente una certa affinità con l’Eric Clapton di Let it rain, mentre il testo ha chiari riferimenti alla situazione tesa fra i quattro Beatles in quel periodo (I don’t ask for much, I only want trust and you know it don’t come easy), ci sono i due Badfinger Tom Evans e Pete Ham ai cori, Klaus Voorman al basso, non si sa se al piano ci sia Leon Russell o Gary Wright mentre non ci sono dubbi sul fatto che la chitarra la suoni George. Una prima versione, di cui Ringo non fu soddisfatto, suonava anche Stephen Stills.


Se It don’t come easy aveva qualche riferimento alla situazione fra i quattro, il lato B era un chiaro omaggio agli altri tre Beatles. Early 1970 è un country rock in cui Ringo si diverte a suonare un po’ tutto – chitarre, piano e ovviamente batteria – accompagnato da Voorman e George. Il pezzo – che comunque fa simpatia come quasi tutto quello che fa Ringo – non sarebbe memorabile, se non fosse per quei tre ritratti di Paul (che vive in campagna he’s got no cows but he’s sure got a whole lotta sheep and brand new wife and family), John (laying in bed, watching tv, cookie! – riferimento a Hold onwith his mama by his side, she’s japanese) e George (he’s a long-haired, cross-legged guitar picker). Con il primo Ringo si chiede se tornerà a suonare con lui, col secondo suona di certo when he comes to town, George invece è sempre con lui pronto a suonare. Un bel ritratto del rapporto diverso che Ringo aveva con i tre in quel momento ma anche della solida amicizia che continuava a provare per i vecchi amici, infatti chiudeva il pezzo così: when I go to town I wanna see all three.

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