La prima cosa furba da fare, per George Harrison, sarebbe stata non pubblicare un triplo album subito dopo lo scioglimento solista e tenersi i pezzi da parte per due album di livello. Non avendo fatto questo, la seconda cosa furba da fare sarebbe stata pubblicare subito un secondo album per approfittare del credito guadagnato con... Continue Reading →
1973 – Give me love / Miss O’ Dell
Tra l'album All things must pass e Give me love, successivo singolo di George Harrison, passano quasi tre anni. Troppi, anche se in mezzo ci sono stati il Concert for Bangladesh e l'inedito Bangla Desh, eventi estemporanei che hanno avuto però il merito di mantenere l'attenzione sull'autore del capolavoro del 1970. Ma George ha un... Continue Reading →
1972 – Some time in New York City
Fino a quel momento lanciato verso una carriera solista apparentemente perfetta, Lennon incappa nel primo passo falso. Some time in New York City - doppio album parzialmente dal vivo - ha due grossi problemi. Intanto, Yoko Ono ha praticamente lo stesso peso, come autrice e in parte come interprete, di John. E poi, soprattutto, le... Continue Reading →
1972 – Back off Boogaloo / Blindman
Ancora una volta, sempre aiutato da George Harrison - produttore e co-autore in incognito - Ringo azzecca il singolo giusto e si conferma rilevante nel mercato discografico post-Beatles. Back off Boogaloo è un gran pezzo, pensato in origine per Cilla Black, con una bellissima chitarra slide di George, Madeline Bell come corista e i soliti... Continue Reading →
1971 – Happy Xmas (War Is Over) / Listen the snow is falling
Mettersi in testa di scrivere un classico di Natale che potesse rivaleggiare con White Christmas di Bing Crosby era proprio una cosa da John Lennon. Riuscirci, anche. Happy Xmas (War is over) riprende lo slogan pacifista con cui John e Yoko avevano tappezzato 12 grandi città del mondo due anni prima. Musicalmente, è figlia di... Continue Reading →
1971 – Imagine
Mentre Paul sbanda senza grande costrutto, la carriera di Lennon sembra già lanciata quando - al suo secondo vero e proprio album solista - infila il secondo capolavoro, Imagine. Curiosamente, il disco contiene al tempo stesso i momenti forse musicalmente più maccartiani del post-Beatles e i testi più duri contro Paul. Per John, si tratta... Continue Reading →
1971 – Bangla Desh / Deep Blue
A novembre del 1970 il ciclone tropicale Bhola colpì il Bangladesh, che allora faceva ancora parte del Pakistan. Le vittime furono almeno 300 mila, le mancate risposte del governo ai sei milioni di sfollati a causa del ciclone, fra malnutrizione ed epidemia di colera, furono un catalizzatore per la guerra di liberazione e poi l'indipendenza... Continue Reading →
1971 – Ram
Ram è il primo disco pensato e realizzato da McCartney a storia dei Beatles conclusa. Ed è un tentativo di mostrare d'essere ancora McCartney e quindi in grado di fare musica in modo professionale e non solo prodotti informi e casalinghi come l'album d'esordio. Stavolta Paul si presenta in studio con la band che lo... Continue Reading →
1971 – It don’t come easy / Early 1970
L'avvio della carriera solista di Ringo avvenne all'insegna della prudenza, in qualche modo, e del basso profilo. I primi due album furono due raccolte di cover di genere - prima gli standard pop degli anni 40, poi il country di Nashville - mancava quindi il rock and roll, una cosa strana per il batterista della... Continue Reading →
1970 – John Lennon / Plastic Ono Band
Il 1970, l'anno dello scioglimento dei Beatles, sarebbe stato alla fine quello con più pubblicazioni da parte dei componenti. Oltre all'ultimo disco come gruppo, tutti e quattro inondarono il mercato - addirittura Ringo con due album, George con un triplo - con i loro nuovi lavori, quasi a dimostrare che la decisione di separarsi era... Continue Reading →
1970 – All things must pass
All things must pass è il primo vero disco di George Harrison. Prima c'erano stati una colonna sonora (incisa con musicisti indiani) e un disco "sperimentale" a base di esercizi con il moog. Con questo album George tornava al rock e lo faceva senza mezze misure, con un disco triplo, un'esuberanza dettata dall'aver troppe volte... Continue Reading →
1970 – Beaucoups of Blues
Nell'anno della fine dei Beatles, tutti e quattro gli ex componenti invadono il mercato discografico con i loro dischi solisti. Ringo due volte. Dopo aver omaggiato gli standard pop pre-rock and roll, col suo secondo album compie un altro viaggio sentimentale, stavolta nel country western, un genere che ha sempre amato e che ha caratterizzato... Continue Reading →
1970 – Instant Karma! / Who has seen the wind?
Un giorno Lennon chiama George Harrison e gli dice che ha scritto una nuova canzone, vuole registrarla e pubblicarla in tre giorni, gli serve un chitarrista. Ci metterà un po' di più, ma non così tanto: in dieci giorni Lennon scrive, registra e pubblica il nuovo singolo della Plastic Ono Band, Instant Karma!. Insieme a... Continue Reading →
1969 – Electronic Sound
Il secondo album di George Harrison è esattamente quello che il titolo promette: Electronic Sound. Quasi cinquanta minuti - divisi in due tracce su due facciate - di esperimenti col moog, il sintetizzatore che caratterizzerà gran parte del rock progressive degli anni Settanta, da Emerson Lake and Palmer ai Pink Floyd, fino alla Premiata Forneria... Continue Reading →
1968 – Wonderwall Music
C'erano stati due singoli molto promettenti - Lady Madonna e Hey Jude, con b side di alto livello - ma a novembre del 1968 l'ultimo album dei Beatles era uscito un anno e mezzo prima, vecchio per gli standard a cui il gruppo aveva abituato i fan. Era stato Sgt. Pepper, certo, e in mezzo... Continue Reading →